E’ un fiore profumatissimo e molto colorato. E’ conosciuto e utilizzato fin dai tempi antichi. Ne troviamo traccia nella Bibbia, dove il crocus sativus è una delle piante aromatiche più pregiate che si trova nel giardino del Cantico dei Cantici. E’ raffigurato nel palazzo di Cnosso e menzionato dagli egizi nel Papiro di Ebers. Stiamo parlando dello zafferano.
Grande è il disaccordo tra i vari scrittori che si sono interessati alla sua origine. Ma è ormai accertato che sia arrivato a noi dall’Asia Minore.
Lo zafferano, oggi è incluso tra le spezie più costose del mondo. Si ottiene dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, conosciuto anche come zafferano vero. La pianta cresce fino a 20–30 cm e dà fino a quattro fiori, ognuno con tre stigmi color cremisi intenso. Gli steli e gli stigmi vengono raccolti e fatti seccare per essere usati principalmente in cucina, come condimento e colorante.
Una terra aspra e feconda come quella calabrese non poteva di certo esimersi dalla produzione di questa spezia, soprattutto nell’ultimo periodo. Infatti, è di recente che sono nate piccole realtà qua e là, sparse in un territorio che coltivava zafferano già in epoca greco-romano.
In provincia di Reggio Calabria, esattamente a Bagnara Calabra si trova l’azienda agricola Bruzzese. A gestirla il giovane Francesco Bruzzese. Spinto sin da piccolo a stare a contatto con la natura inizia così il suo percorso. Un percorso che affonda le sue radici nell’amore per la terra. La storia della famiglia Bruzzese ha come protagonisti una natura generosa, una terra baciata dal sole.
Come nasce l’azienda?
“Potremmo dire che la nostra azienda sia a conduzione familiare nata dalla passione di mio nonno Francesco. Intorno al 1975 mio nonno comprò una parte dei terreni messi in vendita da un grande proprietario terriero dell’epoca. Era stato sempre il suo sogno possedere quei terreni perché erano quelli dove sin dalla tenera età aveva lavorato”.
“L’azienda, ai tempi del nonno, produceva soprattutto grano, avena, fieno e paglia per animali fino al 1979, quando mio nonno decise di accettare l’incarico di portinaio all’Università di Palermo dove rimase fino al 1990. Nel frattempo mia nonna Anna, aiutata da mio padre, iniziò a produrre ortaggi di stagione per venderli ai mercati di Taurianova”.
“Nel 2000 l’azienda si fermò. I nonni ormai anziani decisero di lasciare incolti i terreni e di produrre poco, giusto quello che serviva per la famiglia. Continuammo io e mio padre a portare avanti quel poco che era rimasto. Nel 2012 la nonna ci lasciò e di lei ci rimase nel cuore il ricordo di alcune piante di zafferano che aveva coltivato nel giardino. Nel 2017 decisi di partire in Francia dove iniziai a lavorare nella lavanda”.
“Fu lì che nei periodi compresi da ottobre a dicembre tutte le mattine vedevo persone raccogliere dei piccoli fiori violacei. Incuriosito un giorno all’alba mi avvicinai per chiedere cosa fossero quei fiori. Era zafferano. Fu in quel momento che mi tornarono in mente i bulbi della nonna. Tornai a casa ed insieme a mio padre decidemmo di iniziare una nuova avventura e sfruttare i terreni che avevamo a disposizione”.
E’ così dunque che un’azienda ben avviata come quella della famiglia Bruzzese ha fondato le sue basi.
Lo zafferano è una magia, che solo chi produce può conoscere davvero fino in fondo. Chi si alza all’alba durante l’autunno per raccogliere i suoi fiori violacei, stupendosi di come possano nascere ogni giorno di nuovo. Chi si affretta poi a far ritorno a casa, prima che i fiori si aprano e prendano luce, alterando così il lavoro di tutto l’anno. E chi infine si dedica alla cosiddetta mondatura, ovvero la fase di separazione dei tre pistilli rossi dal resto del fiore, compito delicato, generalmente affidato alle donne, a cui segue l’essicazione, che può avvenire in vari modi, ma l’importante è che sia sempre al punto giusto.
Benefici
Nello zafferano sono presenti la vitamina A, molte del gruppo B e la vitamina C; inoltre questa preziosa piantina è uno degli alimenti più ricchi di sostanze cartenoidi come il Licopene e la Zeaxantina.
Il classico colore giallo acceso dello zafferano è dovuto alla crocina, mentre il tipico profumo si deve invece alla presenza di un’altra sostanza chiamata safranale.
Secondo recenti studi lo zafferano pare avere diverse proprietà e benefici nei confronti dell’organismo umano. Le proprietà dei principi attivi in esso contenuti hanno effetti benefici sulla parte del sistema nervoso responsabile del tono dell’umore.
E’ sufficiente mettere un pizzico di zafferano in polvere in una tazza d’acqua che, portata ad ebollizione (lasciare riposare per dieci minuti) ed aggiunta in seguito di un cucchiaino di miele, rappresenta un ottimo infuso antistress e digestivo. Bevuta la sera aiuta a conciliare il sonno.
Cooperazione ed amicizia
L’azienda della famiglia Bruzzese grazie ad un progetto di cooperazione nata dall’associazione ‘Io compro calabrese’ ha sviluppato di recente importanti collaborazioni con altre realtà eccellenti del territorio. E’ così ad esempio che si fondono i profumi ed i sapori di miele e zafferano grazie all’ Azienda Agricola Longo, il sapone allo zafferano. Questo nato grazie ad un’azienda di Samo è ottimo nel contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento cutaneo. Ha proprietà antisettiche ed antinfiammatorie. Aiuta a ridurre l’iper-pigmentazione del viso donando tono e lucentezza alla pelle. 100% made in Calabria bio e soprattutto non testato su animali.
A breve, Francesco Bruzzese ci ha anche annunciato il prossimo progetto che si sta sviluppando insieme a ‘La Fattoria della Piana’.
Passione e dedizione sono le parole ricorrenti nella coltivazione dello zafferano. Pazienza e arte. Si sono emblematicamente fuse in questa impresa a carattere familiare, il cui obiettivo è favorire la conoscenza di questa spezia e diffonderne la cultura. È per queste caratteristiche che Francesco Bruzzese, principale operatore dell’azienda, si è innamorato dell’oro rosso più profumato che esista.