Natale non rappresenta soltanto una delle migliori occasioni per riunirsi e gustare cibi tradizionali di ciascuna cultura e paese, ma è anche un ottimo momento per sorseggiare in compagnia bevande che affondano le loro radici nella storia di ciascun luogo.

Corea e Giamaica

Nella lontana Corea, si consuma il tipico sujeonggwa, bevanda a base di cachi, zenzero e cannella, che viene di solito servita fredda alla fine del pasto, sia nelle cene in famiglia che per celebrare il nuovo anno. Rappresenta non solo una squisitezza da bere, ma anche un prezioso tocca sana per curare tosse e raffreddore, grazie alla presenza dello zenzero.

A simboleggiare le tradizioni musulmane troviamo una bevanda detta salep: un liquido cremoso e denso che viene arricchito con una spolverata di cannella. Tradizionalmente consiste in una miscela di farina di Salep. Viene ricavata dai tuberi di alcune orchidacee selvatiche delle montagne anatoliche, latte, acqua e zucchero, e a volte viene rifinito con un po’ di estratto di vaniglia, fiori d’arancio o acqua di rose.

In Giamaica si consuma il sorrel wine, bevanda ottenuta dalle bacche di sorrel, pianta dell’isola a cui si aggiungono spezie, come chiodi di garofano e zenzero, insieme al rum bianco. Più variegato è lo scenario bevande natalizie del Messico e del confinante Texas. Qui infatti si bevono atole, champurrado e poncha navideño.
L’atole è un preparato analcolico a base di farina e amido di mais, che si serve caldo, con zucchero di canna, latte, cannella e vaniglia. Quando vi si aggiunge cioccolato, si chiama champurrad. Con il nome di poncha si indica invece una bevanda sia analcolica che alcolica (se si aggiunge rhum o tequila), simile al punch anglosassone. Preparata con frutta mista, guava, cannella, bucce di tamarindo e biancospino, viene servita ai commensali durante la cena di Natale come buon augurio.

Stati Uniti, Canada e Australia

Restando sempre nel continente americano e volgendo uno sguardo verso Stati Uniti e Canada, la bevanda natalizia per eccellenza è l’eggnog da servire in coppetta da cocktail o flute. Si tratta di brandy eggnog, drink eccellente ma piuttosto calorico, dal sapore decisamente morbido e dolce. Molto apprezzato anche in altre parti del mondo, come Australia e Nuova Zelanda, può essere bevuto sia caldo che freddo, e nella sua composizione rientrano latte, zucchero, tuorlo d’uovo e distillati.
Di eggnog esistono molte varianti che prevedono l’uso di diverse basi alcoliche e l’aromatizzazione con spezie, la più tipica è la noce moscata.

Europa

Dopo questo breve sguardo volto al mondo intero, torniamo alla nostra Europa, in quanto il “Vecchio Continente” è tra i più ricchi del pianeta in fatto di tradizioni, tanto da essere stato fautore della loro esportazione all’estero dai tempi delle conquiste e delle colonizzazioni.
Nei Paesi scandinavi troviamo il glogg. Il  nome cambia in modo appena percettibile a seconda della zona in cui ci troviamo.
Questa è una bevanda fatta per scaldare il corpo e il cuore nel periodo di Natale, quando il clima di questi Paesi splendidi si fa particolarmente rigido.

Il glogg rappresenta una delle tante varianti della famiglia dei vin brulé, tipico di tutto l’arco alpino italiano e delle aree austriache. Ricordiamo allora il Glühwein in Germania, il vin chaud de Noel in Francia, il mulled wine in Gran Bretagna, il vin brulé delle nostre regioni settentrionali alpine.
La ricetta di questa calda prelibatezza è semplice come quella del glogg. Alla base c’è sempre un buon vino rosso a cui si vanno ad aggiungere spezie, soprattutto cannella e chiodi di garofano e agrumi. Scaldando il tutto per sentire il calore della bevanda ed inebriarci dei suoi profumi avvicinandolo al naso.
La tradizione del Trentino Alto Adige vuole che si beva prima del ritorno a casa nella notte di Natale, oltre che alla fine delle discese notturne sulle piste innevate della fiaccolata di fine anno o della vigilia di Natale.

Concludiamo bevendo il Mulled cidero wassail, bevanda calda a base di sidro di mele. Il sidro è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione alcolica dei frutti delle mele (e talvolta anche delle pere). E’ bevanda tipica della Francia, ma molto usata anche in Inghilterra, Irlanda, Svizzera e Spagna. La sua origine è medievale, ma la sua invenzione si ritiene anche antecedente a tale periodo, grazie all’attività dei monasteri.

Giappone

In Giappone, nei primi giorni dell’anno, un saké intriso di erbe cerimoniali chiamato otōsō. Viene servito alla famiglia e agli amici che si sono riuniti la mattina del nuovo anno per iniziare l’anno nella giusta direzione. L’interpretazione contemporanea suggerisce che la bevanda, scaccerà tutti i cattivi presagi e ravviverà tutti i buoni per il nuovo anno, garantendo longevità e buona salute.

 

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